Olzai, panoramica del paese
Olzai, panoramica del paese - © MIRA Sardegna, Archivio Aspen

Olzai

Descrizione

Olzai è un incantevole paese circondato da montagne e affacciato su una suggestiva valle, che offre panorami che spaziano dai monti del Gennargentu alla valle del fiume Tirso.

Olzai, stradina del centro storico e chiesa di San Giovanni Battista
Olzai, stradina del centro storico e chiesa di San Giovanni Battista - © carole - stock.adobe.com

Il centro storico di Olzai conserva l'atmosfera autentica dei vecchi borghi sardi, con le stradine lastricate e le case in granito dall'architettura tradizionale.

Olzai, chiesa di Santa Barbara. Facciata
Olzai, chiesa di Santa Barbara. Facciata -

Il più antico edificio è la suggestiva Chiesa di Santa Barbara, costruita nel XIV secolo e sede della seicentesca confraternita di Santa Rughe. All'interno della chiesa si trova il famoso "Retablo della Pestilenza", dipinto dal pittore conosciuto come Maestro d'Olzai nel XV secolo, probabilmente come segno di ringraziamento dopo l'epidemia di peste del 1477.

Olzai, rio Bisine
Olzai, rio Bisine - © M.C. Folchetti, Archivio Aspen

Il paese è attraversato dal rio Bisine, incanalato incanalato in un’opera architettonica del 1921 chiamata Arginamento.
Tra le attrazioni principali, il palazzo settecentesco Casa-Museo dell'artista Carmelo Floris.

All'interno sono esposte diverse opere del celebre pittore e incisore. Al primo piano si trovano le stanze in cui viveva la famiglia, arredate con mobili d'epoca, mentre al secondo piano è ancora possibile visitare lo studio del maestro.

Olzai, Casa museo e pinacoteca Carmelo Floris
Olzai, Casa museo e pinacoteca Carmelo Floris - © CCIAA NU
Olzai, Su Mulinu Vetzu. Esterno
Olzai, Su Mulinu Vetzu. Esterno - © Ivo Piras

Vicino al paese si trova il mulino ad acqua Su Mulinu vetzu, un esempio di architettura pre-industriale che testimonia l'importante attività di lavorazione del grano nella storia di Olzai.
Il paesaggio intorno a Olzai offre numerose opportunità escursionistiche, con sentieri e vecchie mulattiere che conducono alle cime dei monti circostanti.

Durante il periodo compreso tra l'Ottocento e il Novecento, il centro si distinse per l'elevato livello di istruzione della popolazione, con una bassa percentuale di analfabeti per quei tempi e un gran numero di laureati. L'importanza attribuita all'istruzione portò alla costruzione del primo istituto per l'infanzia: nel 1904 il canonico Salvatore Fancello fondò l'Asilo di San Vincenzo. Gestita dalle Figlie della Carità, la scuola accoglieva bambini dai 3 ai 6 anni e, oltre alla funzione educativa, offriva anche pasti gratuiti ai bambini poveri.

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